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Veronica Costa

Cybersecurity: i trend del prossimo futuro

Il mondo della cybersecurity è in costante evoluzione ed è quindi bene per un imprenditore conoscere i trend chiave dei prossimi anni, in modo da attivarsi subito nella sua azienda e non rimanere impreparato, facendosi travolgere dagli eventi. Vediamo, quindi, di parlarne insieme.

 

INDICE

  • L’importanza della sicurezza informatica
  • I principali trend dei prossimi anni
  • L’approccio zero-trust

 

L’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA INFORMATICA

Sentiamo spesso dire che la cybersecurity è importante in azienda, ma non sempre viene compreso il perché. Ecco, allora, i principali vantaggi della sicurezza informatica:

  • Proteggere le informazioni sensibili, sia personali che proprietarie, da furti, abusi e frodi;
  • Proteggere le persone, da furti d’identità ma anche da molestie e/o cyberbullismo;
  • Salvaguardare le infrastrutture, come reti elettriche o sistemi di trasporto, spesso troppo vulnerabili agli attacchi;
  • Adattarsi alle normative di privacy vigenti, evitando così multe e sanzioni salate;
  • Prevenire gli attacchi informatici, sempre più sofisticati, che comportano danni reputazioni, perdite finanziarie e interruzione delle attività lavorative.

Deduciamo, quindi, che la cybersecyrity ormai è un argomento che va preso sul serio da parte di ogni azienda.

 

I PRINCIPALI TREND DEI PROSSIMI ANNI

Appurato, quindi, le numerose opportunità portate dell’adozione della cybersecurity in un’impresa, passiamo ad analizzare quali saranno i probabili trend da qui al 2027:

  • Grande protagonista sarà l’intelligenza artificiale che, con i suoi modelli di apprendimento automatico (primo tra tutti il diffusissimo https://openai.com/blog/chatgpt/), si pensa sarà in grado di rivoluzionare la sicurezza informatica giocando un ruolo davvero significativo nello scenario tecnologico;
  • Numerose aziende adotteranno l’approccio human-centric: non potendo del tutto eliminare il pericoloso comportamento dell’utente, si cercherà di gestire la sicurezza attorno alle persone e non più intorno a specifiche minacce e/o tecnologie come si fa tutt’ora;
  • Verranno sviluppate nuove tecniche di crittografia in grado di resistere anche ai nuovi attacchi che si baseranno su calcoli quantistici, capaci di oltrepassare le cifrature odierne;
  • I dispositivi IoT cresceranno a dismisura, sia in ambiente domestico che industriale, e così quindi, la superficie d’attacco potenziale. Occorrerà sviluppare misure di sicurezza ad hoc, sempre più urgenti.

L’APPROCCIO ZERO-TRUST

C’è, però, un trend che merita un discorso a sé stante: l’approccio zero-trust.

Si tratta di uno standard di sicurezza creato da John Kindervag, un ex analista preso Forrester Research Inc. nel 2010.

Esso si basa sull’idea che un’organizzazione non mai debba fidarsi mai di dispositivi e/o utenti, al di là che siano dentro o fuori dal perimetro aziendale ma, anzi, vadano sempre controllati.

Questa mentalità si potrebbe definire in un’unica, semplice frase: “non fidarti mai, verifica sempre” e, in poche parole, permette di proteggere ambienti digitali, dati ed infrastruttura.

Si diffonderanno, inoltre, le piattaforme cosiddette TDIR (Threat Detection Investigation & Response), sistemi in grado di integrare tutte le informazioni di visibilità e monitoraggio delle minacce e della superficie di attacco aziendale.

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