Ho approcciato l’evento convinto come Direttore dell’ICT che il tema della cybersecurity fosse un argomento piuttosto tecnico e legato soprattutto alla tecnologia che uno utilizza per perimetrare la propria organizzazione, ho però acquisito grazie a Simone, che con semplicità e l’uso di parole ed esempi facili da comprendere, che l’argomento riguarda più elementi: le persone, i processi e certamente anche la tecnologia. Tutti e tre questi elementi diventano insieme strategici per arrivare a diminuire il rischio di un attacco informatico, nessuno è in grado di garantire di non poter essere attaccati ma certamente possiamo fare molto per circoscriverne il rischio e soprattutto reagire all’impatto qualora avvenisse. La prevenzione e la conoscenza sono alla base di tutto, conoscere gli strumenti con cui arriviamo ai nostri dati e le loro criticità diventano determinanti per difendersi. Un altro elemento importante è la formazione del personale che tutti i giorni apre mail, scrive da uno smartphone o accede al cloud e che rappresenta secondo le statistiche il primo elemento ad aprire le porte ad un attacco. Non possiamo lasciare nulla al caso. Credo che tutti i responsabili in azienda e non solo il personale dell’IT, debbano essere a conoscenza dei rischi connessi ad un comportamento magari ritenuto ingenuo ma che ha compromesso la continuità aziendale. Ogni elemento è parte attiva al processo di protezione dei dati aziendali, da sola la tecnologia non basta.